Nuova Riveduta:

Giosuè 13:16

essi ebbero per territorio, partendo da Aroer sulle sponde del torrente Arnon e dalla città che sta in mezzo alla valle, tutto l'altopiano presso Medeba,

C.E.I.:

Giosuè 13:16

ed essi ebbero il territorio da Aroer, che è sulla riva del fiume Arnon, e la città che è a metà della valle e tutta la pianura presso Madaba;

Nuova Diodati:

Giosuè 13:16

il loro territorio andava da Aroer che è sulle sponde del torrente Arnon e dalla città che è in mezzo alla valle, tutto l'altopiano presso Medeba,

Riveduta 2020:

Giosuè 13:16

essi ebbero per territorio, partendo da Aroer sulle sponde della valle dell'Arnon, e dalla città che è in mezzo alla valle, tutto l'altopiano presso Medeba,

La Parola è Vita:

Giosuè 13:16

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Giosuè 13:16

essi ebbero per territorio, partendo da Aroer sull'orlo della valle dell'Arnon, e dalla città ch'è in mezzo alla valle, tutto l'altipiano presso Medeba,

Ricciotti:

Giosuè 13:16

Le loro frontiere a cominciare da Aroer, che è posta sulla riva del torrente Arnon e a metà della valle dello stesso torrente, comprendevano tutta la pianura che si estende fino a Medaba,

Tintori:

Giosuè 13:16

I loro confini furono da Aroer, situata sulla riva del torrente Arnon, il mezzo della valle dello stesso torrente, tutta la pianura che va fino a Medaba,

Martini:

Giosuè 13:16

E fu loro assegnato il terreno da Aroer (che è situata sulla riva del torrente Arnon e in mezzo alla valle, dov'è quel torrente), tutta la pianura che va fino a Medaba;

Diodati:

Giosuè 13:16

E i lor confini furono da Aroer, che è in su la riva del torrente di Arnon, e la città che è in mezzo del torrente, e tutta la pianura fino a Medeba;

Commentario abbreviato:

Giosuè 13:16

7 Versetti 7-33

La terra deve essere divisa tra le tribù. È volontà di Dio che ogni uomo conosca il proprio e non prenda quello che è di un altro. Il mondo deve essere governato non con la forza, ma con il diritto. Ovunque sia la nostra dimora e in qualunque modo onesto sia assegnata la nostra parte, dobbiamo considerarla assegnata da Dio; dobbiamo esserne grati e usarla come tale, mentre ogni metodo prudente deve essere usato per prevenire le dispute sulla proprietà, sia al presente che in futuro. Giosuè deve essere qui un tipo di Cristo, che non solo ha vinto le porte dell'inferno per noi, ma ci ha aperto le porte del cielo e, avendo acquistato l'eredità eterna per tutti i credenti, li metterà in possesso di essa. Ecco una descrizione generale del paese dato alle due tribù e mezzo da Mosè. Israele deve conoscere il proprio territorio e attenersi ad esso; non può, con la scusa di essere il popolo particolare di Dio, invadere i suoi vicini. Due volte in questo capitolo si nota che alla tribù di Levi Mosè non diede alcuna eredità: cfr. Nu 18:20. Il loro sostentamento deve essere ricavato da tutte le tribù. I ministri del Signore devono mostrarsi indifferenti agli interessi mondani e il popolo deve fare attenzione a non mancare nulla di adeguato. Sono felici coloro che hanno come eredità il Signore Dio d'Israele, anche se poco di questo mondo è loro toccato in sorte. Le sue provvidenze provvederanno alle loro necessità, le sue consolazioni sosterranno le loro anime, finché non otterranno la gioia celeste e i piaceri eterni.

Riferimenti incrociati:

Giosuè 13:16

Gios 13:9; 12:2; Nu 21:28-30; 32:33-38; De 3:12; Is 15:1,2,4; 16:7-9; Ger 48:21-24

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